Rigoroso ed impegnativo dal punto di vista fisico, l’ashtanga yoga richiede una fluidità di movimenti basati sugli asana e sempre coordinati al ritmo della respirazione.
Si tratta di una particolare modalità con cui si possono realizzare gli esercizi dello yoga, disciplina dalla tradizione millenaria. Come per altri approcci alla pratica yoga, anche in questo caso si attribuisce grande valore agli asana, o posizioni, e all’esercizio della respirazione.
A differenza di altri stili, invece, richiede una buona condizione psico-fisica poiché rappresenta una tipologia di allenamento rigorosa ed intensa.
Si rivela pertanto adatta a persone già abbastanza allenate ed in buona salute. I benefici della pratica sono numerosi e riguardano sia il corpo che la mente.
Ashtanga yoga: cos’è
L’ashtanga rappresenta sia un’antica filosofia di questa disciplina sia uno stile contemporaneo di yoga, caratterizzato da uno stile molto fisico e dinamico.
Proprio per la dinamicità dei movimenti richiesti, si presenta come uno stile di allenamento non adatto a tutti e con delle controindicazioni per alcune persone.
Ashtanga yoga e vinyasa
Si chiama ashtanga vinyasa perchè si può osservare un flusso nell’esecuzione degli asana, realizzati in uno schema sequenziale e coordinati con il respiro.
Si basa, infatti, sulla sincronizzazione di respirazione e movimento, come collegamento tra le varie posizioni.
Ashtanga yoga e hatha yoga
L’hatha yoga, molto praticato in Occidente, è quello a cui generalmente si fa riferimento quando si parla di yoga. Si contraddistingue per lo studio degli asana, o posizioni, realizzati sempre in coordinazione con la respirazione pranayama.
Ashtanga yoga
Questo stile viene spesso consigliato a chi si approccia per la prima volta alla disciplina e preferisce un ritmo più lento e rilassato.
Questo stile è ideale anche per avvicinarsi alla pratica della meditazione.
Ashtanga yoga e pilates
Il pilates è una disciplina con molte analogie con lo yoga, perché l’inventore del Pilates si è ispirato a questa disciplina per crearne una nuova, con obiettivi diversi nell’esecuzione degli esercizi.
Una delle principali differenze tra lo yoga e il pilates sta negli obiettivi di queste due attività fisiche. Innanzitutto il Pilates è una disciplina che mira a sviluppare la muscolatura profonda, a migliorare la postura e l’elasticità delle articolazioni.
È un metodo di condizionamento fisico, che può essere praticato anche a scopo riabilitativo. Lo yoga, invece, è una disciplina molto più antica che mira a regolare la respirazione, sviluppare la flessibilità, rilassarsi e imparare il rilassamento. Lo yoga fa lavorare la mente tanto quanto il corpo, aiuta a gestire meglio lo stress, alcune persone considerano lo yoga addirittura come una filosofia di vita, tanto che lo yoga è una disciplina mentale.
Nello yoga come nel pilates, la respirazione è uno dei punti essenziali di questo sport. Tuttavia, non viene affrontato allo stesso modo. È importante che il respiro sia sincronizzato con i movimenti, ma le tecniche sono diverse: nel Pilates, durante gli esercizi si deve inspirare con il naso ed espirare con la
Ashtanga yoga
Lo yoga, invece, richiede d’inspirare ed espirare attraverso il naso, e a volte di alternare le due narici. Il Pilates si pratica ripetendo più volte gli stessi movimenti e, tra una serie e l’altra, c’è un
momento di riposo per controllare la correttezza della posizione. Al contrario, nello yoga non esistono serie o tempi morti. La postura viene eseguita una volta su ogni lato e i movimenti sono collegati.
Ashtanga yoga e kundalini yoga
Lo stile kundalini è adatto a chi è già abituato al mondo dello yoga. Tra posture stabili, coreografia ed esercizi di respirazione, l’obiettivo è soprattutto quello di concentrare la sessione intorno ai muscoli della colonna vertebrale.
Abbastanza ‘intimista’, questo tipo di yoga permette di sviluppare la conoscenza di se stessi e del proprio corpo e recuperare una maggiore stabilità del core, o zona centrale del corpo.
Gli asana dell’ashtanga yoga
Gli asana, cioè le posizioni previste nella classica pratica dello yoga, vengono qui realizzata in una sequenza precisa e dinamica.
In particolare, si contraddistingue per la realizzazione di posizioni concatenate tra loro e sincronizzate con il ritmo della respirazione.
Alla base di una corretta pratica delle posizioni è sempre importante avere consapevolezza del proprio respiro, in termini di inspirazione ed espirazione.
Ashtanga yoga e alimentazione
Si consiglia di praticare gli esercizi a stomaco vuoto, almeno 3 o 4 ore dopo il pasto. Anche il consumo di acqua sarebbe da rimandare ad un momento successivo alla conclusione della sessione.
Come iniziare con l’ashtanga yoga
Data l’intensità dell’allenamento si può cominciare in modo graduale, praticando esercizi di allungamento e valutando in base ai segnali del proprio corpo.
Ashtanga yoga avanzato
In fase più avanzata è possibile realizzare questa pratica soffermandosi sulla veloce transizione da una posizione all’altra, che deve essere fluida.
Bisogna sempre ricordare di associare al movimento respirazioni coordinate, sia lente che profonde.
Ashtanga yoga: i benefici
I benefici associati alla pratica dello yoga sono numerosi sia sul piano fisico che su quello mentale. Oltre a favorire la concentrazione, l’ashtanga aiuta a rafforzare il corpo, le articolazioni e la colonna vertebrale.
Ashtanga yoga e mal di schiena
Fatta eccezione per situazioni particolari e che richiedono un intervento specialistico, questa pratica può aiutare a ridurre i sintomi dolorosi del mal di schiena. Spesso è dovuto a posizioni scorrette assunte nell’arco della giornata.
Ashtanga yoga
Ashtanga yoga e dolori
In generale, come accade anche per altri stili, questa pratica è in grado di mitigare i dolori del corpo, anche quelli mestruali.
Ashtanga yoga controindicazioni
Trattandosi di un’attività fisica intensa, può presentare delle controindicazioni soprattutto per alcune tipologie di persone.
Pur non avendo dei particolari limiti in termini di età e condizione, richiede una gradualità nell’avvicinamento ed una buona condizione di salute generale.
Ashtanga yoga in gravidanza
Per le donne già esperte della pratica e con una gravidanza normale in corso, è possibile continuare adottando delle modifiche agli esercizi.
Meglio, tuttavia, evitare completamente la pratica durante il primo trimestre di gestazione.
Ashtanga yoga a casa
Questo stile di yoga sarebbe da evitare in un contesto casalingo ed in assenza della supervisione di un istruttore esperto.
Pur essendo disponibili online numerosi video tutorial, è bene addentrarsi nella pratica casalinga solo se si ha un certo grado di esperienza e di familiarità nell’esecuzione dei movimenti.
In ogni caso è sempre consigliato un riscaldamento iniziale ed una sessione di stretching in fase conclusiva. In questo momento si evitano rischi legati ad una poco corretta esecuzione dei movimenti.
In generale, abbinate alla pratica dell’ashtanga anche i lavaggi nasali, che migliorano la respirazione ed aiutano anche a tener pulite le vie aeree. Sono adatti a tutti, adulti e bambini.